Marco, artista savonese, come un Virgilio dantesco ci prende per mano e ci guida nel mondo delle drag queen assumendo di volta in volta punti di vista differenti. Uno sguardo sincero e chiaro che ci trasporta all’interno di tre diverse storie, di tre vissuti lontani tra loro ma che nascondono un filo conduttore: quello del travestimento, filo comune dell’intero documentario. Travestimento superficiale ed esteta nel caso di Lupita (giovane ragazzo che si avvicina al mondo drag per divertimento), seducente invece per Penelope Please, nome d’arte dello stesso Marco; radicale ed epidermico nel caso di Naomi, famosa transessuale genovese. Primadonna non cerca di sensibilizzare lo spettatore su queste tematiche delicate, lo trasporta, attraverso queste tre storie, nella normalità di un mondo, quello delle drag queen, variegato e complesso.